Prodotto di una nuova ed ulteriore evoluzione della sua carriera, l’album “Mayhem” di Lady Gaga è stato pubblicato lo scorso 7 marzo, accompagnato dall’eco mediatica che da sempre contraddistingue la famosa artista. L’album, che costituisce un mix di generi diversi e vede collaborazioni illustri, fra cui quella con Bruno Mars, ha dominato fin da subito le classifiche mondiali su Spotify.

Tutto sembrava andare per il meglio fino a quando, il  25 Marzo scorso, la società Lost International LLC depositava, presso la Corte Distrettuale della California, una denuncia per “appropriazione volontaria e non autorizzata” da parte di Lady Gaga del marchio “Mayhem”, citando così in giudizio la popstar per la violazione del proprio brand.

La società attrice, Lost International LLC, è titolare del marchio statunitense denominativo “Mayhem” depositato il 30 gennaio 2015 per alcuni prodotti di abbigliamento della classe 25. La titolare sostiene di impiegare il segno sin dal 1988, per firmare le tavole da surf create da Matt “Mayhem” Biolos, fondatore di Lost Surfboards e icona della cultura surf. Il logo è ben visibile sulle tavole da surf utilizzate durante la World Surf League e, oltre a contraddistinguere le tavole di leggende di tale sport come Chris Ward, Griffin Colapinto e Caroline Mark, è impiegato anche per prodotti di merchandising, fra cui appunto diversi capi di abbigliamento.

Il significato semantico del termine “Mayhem” corrisponde a caos, confusione, disordine creativo che possono essere considerati concetti che tipicamente contraddistinguono la figura artistica di Gaga. Il nome, peraltro, non è affatto sconosciuto nel settore musicale, dove esiste già una band norvegese di genere black metal che si chiama appunto Mayhem.

Il confronto operato dai legali di Lost International è dettagliato e puntuale, volto a sottolineare come anche la grafica utilizzata per contraddistinguere l’album, il tour e il merchandising sia simile, se non pressochè identica, a quella della loro assistita. Ciò determina un possibile rischio di confusione per i consumatori, indotti ad associare i segni ed a pensare vi possa essere un qualsivoglia collegamento fra la cantante e la società di surf:

A detta dei legali di parte attrice, l’impiego del segno “Mayhem” da parte di Lady Gaga causerebbe infatti un rischio di confusione sostanziale tra i consumatori, danneggiando altresì la reputazione del marchio anteriore. La cifra per il risarcimento dei danni subiti richiesta da Lost International al Tribunale Californiano sarebbe non inferiore ai 100 milioni di dollari. Peraltro, prima di avviare la causa, Lost International ha anche dichiarato che Lady Gaga ha usato il marchio nonostante fosse stata messa a conoscenza delle somiglianza fra i segni, non lasciando altra alternativa alla titolare se non quella di intentare una causa.

La replica del team della cantante non si è fatta attendere e Orin Snyder, avvocato della popstar, ha sostenuto che Lady Gaga non ha mai avuto intenzione di sfruttare o danneggiare un noto marchio del settore surf, chiarendo alla rivista People che «Mayhem di Lady Gaga è salito al primo posto e ha infranto i record, a testimonianza del suo talento ineguagliabile e del suo impatto globale. È deludente, ma non sorprendente, che qualcuno stia ora tentando di capitalizzare il suo successo con una causa infondata sul nome Mayhem». La linea di difesa adottata dalla legale mira a sostenere che il termine “Mayhem” sia troppo generico per essere oggetto di esclusiva e che la presunta somiglianza visiva fra i segni non sia di per se sufficiente a costituire una violazione dei diritti di Lost International.

Chiaro che, ponendo i due segni a confronto, emerge indiscutibilmente una pressoché identità fra gli stessi, tanto dal punto di vista fonetico e concettuale quanto soprattutto sotto il profilo visivo, posto che gli stessi sono estremamente simili anche nella caratterizzazione grafica e nel font impiegati. Peraltro Lady Gaga non ha impiegato il segno esclusivamente per contraddistinguere il proprio album ma ha caratterizzato l’intero tour mondiale e, di conseguenza, la relativa linea di merchandising, sconfinando nel settore caro alla titolare del segno anteriore.

Lady Gaga non è nuova a polemiche di questo tipo, in quanto già nel 2013 venne accusata dall’artista francese Orlan di aver copiato alcune opere per la realizzazione della copertina e del video clip dell’album/singolo “Born This Way”. In quel caso le richieste di Orlan furono respinte e quest’ultima fu condannata a risarcire Gaga delle spese legali. Chissà quali risvolti prenderà il ‘Mayhem’ -di nome e di fatto!- scatenato dalla celebre popstar, e se quest’ultima sarà costretta a fare i conti con l’onda di Lost International, una tempesta giuridica tutta da surfare!