“Dont’you cry tonight” ma il nome è nostro e non lo condividiamo, tantomeno con chi si occupa della vendita di armi.

Questo il pensiero che deve aver attraversato le menti dei Guns N’ Roses, una delle rock band più famose del mondo, mentre denunciavano un’armeria online del Texas per l’utilizzo non autorizzato del proprio nome. Il negozio in questione, che in modo forse un po’ paradossale si occuperebbe della vendita sia di armi che di fiori, due temi solitamente agli antipodi, ha scelto di chiamarsi proprio come il gruppo hard rock formatosi a Los Angeles nel 1985, apponendo sulla propria insegna virtuale il nome di “Texas Guns and Roses” e scatenando la reazione immediata di Slash e compagni.

Il pregresso

La storia in realtà comincia nell’ottobre 2019, quando i GNR vennero per la prima volta a conoscenza del nome dell’armeria del Texas. Pochi mesi dopo, gli avvocati della band inviarono una lettera ai proprietari chiedendo loro di annullare volontariamente la registrazione di quel marchio. Secondo gli avvocati della band, infatti, i titolari del negozio stavano sfruttando “intenzionalmente la buona volontà, il prestigio e la fama dei GNR senza l’approvazione, la licenza o il consenso” dei “veri” titolari del marchio (e del nome) Guns N’ Roses.

Tuttavia, la lettera di cessazione e desistenza inviata dai legali non avrebbe mai ricevuto risposta dai quasi omonimi della Texas Guns and Roses, portando così a una nuova azione dei legali della band: una denuncia che, stando alle dichiarazioni del team di avvocati del gruppo hard rock, è motivata dal fatto che “la natura di questa particolare attività è dannosa per la band e i ragazzi non vogliono essere associati all’imputato: un rivenditore di armi da fuoco”.

La vicenda

A gestire l’armeria “incriminata” sarebbe la società texana Jersey Village Florist, che secondo i querelanti avrebbe “selezionato e adottato i marchi della band allo scopo di confondere i consumatori, facendogli credere di essere collegato o associato ai GNR”. La denuncia ha portato per il momento all’oscuramento del sito www.texasgunsandroses.com. Gli avvocati di Axl Rose e soci hanno dichiarato inoltre che il negozio pretenderebbe di vendere rose e altri fiori come mero espediente, solo per cercare di giustificare la “appropriazione all’ingrosso” del marchio Guns N’ Roses. Anche perché, tengono a precisare, Jersey Village Florist non venderebbe fiori sul sito Web dell’armeria.

La replica

Stando a quanto riportato da City News Service, la risposta alle accuse dei “Guns” sarebbe arrivata tramite l’avvocato della controparte, David L. Clark, secondo cui tale denuncia sarebbe partita solo come “ultima spiaggia” per ottenere un risarcimento, visto che i tentativi dei legali della band di persuadere il Trademark Trial and Appeal Board a cancellare la registrazione di texasgunsandroses.com rischierebbe di fallire: “Non c’è mai stata alcuna confusione tra la band e il sito web – le parole di Clark riportate da City News Service -. Il nostro cliente vende casseforti in metallo per pistole, oltre ai fiori, e ha un sito web unico. Nessuno pensa che siamo la band o che ci sia qualche affiliazione. Contrattaccheremo”.

Una partita che sembra ben lungi dall’essere finita, dunque, tra aziende di fiori che però vendono anche armi e rock band super-trasgressive che pure non vogliono passare messaggi diseducativi ai propri fan.
Verrebbe da dire: Welcome to the Jungle.