Autore: Stefano Gotra

Nuova puntata dedicata agli aspetti legislativi che possono essere utili a proteggere la creatività in cucina. Perchè non tutti i marchi sono uguali

Articolo pubblicato sulla rivista Dolce Salato, febbraio 2016

Nel precedente numero abbiamo esaminato quelli che sono i marchi d’impresa. Ora cerchiamo di capire quale tipologia di marchi possono riguardare i settori della pasticceria e della ristorazione. I marchi potrebbero essere destinati a contraddistinguere servizi (ad esempio di ristorazione, di catering, pizzerie, bar, ristoranti e pasti, gastronomie, gestione di ristoranti per conto terzi, servizi di consulenza commerciale riguardanti la gestione di ristoranti …) oppure prodotti (singoli prodotti alimentari e cibi o bevande, ma anche utensili e macchine per la cucina o per la pasticceria, forni, libri di cucina, grembiuli, cappelli da cuoco, stampi e pennelli per pasticceria …), oppure allo stesso tempo sia servizi sia prodotti. E’ comunque sempre consigliabile rivolgersi a un consulente abilitato che potrà fornirvi consigli utili per la vostra particolare situazione, evitando passi errati o pregiudizievoli dei vostri diritti.

  1. Un’insegna su un’attività commerciale può essere un elemento distintivo, e quindi un marchio che potrebbe essere depositato per contraddistinguere “servizi di vendita all’ingrosso o al dettaglio di pasticceria o di prodotti alimentari, eventualmente anche on-line tramite internet”.

Tuttavia, se il marchio è applicato anche ad alcuni specifici prodotti, è opportuno richiedere la registrazione anche ad essi.

  1. Se desiderate acquisire invece il diritto esclusivo di utilizzo del nome di un vostro prodotto (ad esempio una particolare torta) o di una linea di prodotti, potete depositarlo come marchio (previe adeguate ricerche di anteriorità).

In taluni casi anche la particolare forma di un prodotto potrebbe essere depositata come marchio (in questo caso si parla di marchio tridimensionale).

  1. Quanto più la parte letterale del marchio sarà non descrittiva del prodotto cui si riferisce (evitare ad esempio espressioni contenenti i termini scontati “cioco/choco/choko” per contraddistinguere prodotti a base di cioccolato), tanto più il marchio potrà essere “forte” e la sua tutela ampia. Il marchio non dovrebbe, infatti, descrivere semplicemente il prodotto, ma soprattutto le sensazioni o le impressioni che si legano a esso, perché rappresenta ciò che volete comunicare al consumatore in modo che si ricordi di voi e della vostra comunicazione.
  1. Nel caso in cui, oltre alla parte letterale, fosse presente anche una parte grafica particolarmente originale e distintiva, anch’essa potrebbe essere depositata come marchio: il consulente vi suggerirà, in base agli esiti delle ricerche preliminari, se depositarla separatamente o nella medesima domanda di registrazione della parte letterale.

© BUGNION S.p.A. – Febbraio 2016