Articolo pubblicato in Bugnion News n.9 (Gennaio 2015)

Nel settembre 2011 il Gruppo Champion, titolare del marchio CHAMPION, ha intrapreso innanzi al Tribunale di Torino un’azione di contraffazione e concorrenza sleale avverso alcune società del Gruppo Benetton, contestando alle stesse la commercializzazione di magliette per bambino recanti il marchio CHAMPION accompagnato dalla sigla NYC Boxing Team.
Il Gruppo Benetton nelle proprie difese ha sostenuto innanzitutto la nullità del marchio CHAMPION azionato da parte attrice; a detta di Benetton, infatti, tale segno sarebbe divenuto denominazione generica o sinonimo di prodotti sportivi e dunque inidoneo a svolgere la funzione di marchio.

Con sentenza emessa a giugno 2014, il Tribunale adito ha invece ritenuto il marchio CHAMPION dotato di capacità distintiva, affermando che “la parola “Champion”, benché evocativa del mondo dello sport, non è diventata comunemente e genericamente elogiativa di prodotti sportivi” e che “il termine “vincente” non è semanticamente riferibile al prodotto contraddistinto dal marchio (capo di abbigliamento)”. 

Non solo, il Tribunale ha altresì dichiarato la rinomanza del marchio CHAMPION, riconoscendone dunque una tutela rafforzata ex art. 20, lett. c), c.p.i.: tale segno, infatti, risulta diffuso e noto a livello mondiale, come confermato dagli ingenti investimenti pubblicitari nonché dal fatto che Champion è partner ufficiale di molte squadre e confederazioni sportive sia nazionali sia internazionali.
Quanto alla contraffazione, Benetton ha sostenuto l’assenza della stessa in quanto il termine CHAMPION sarebbe preceduto dall’espressione NYC Boxing Team e quindi utilizzato come parte di una scritta di senso compiuto (appunto NYC Boxing Team Champion) e nel suo significato semantico di campione. Anche tale argomentazione è stata ritenuta infondata dal Tribunale, il quale ha invece accertato e dichiarato sussistente l’illecito contraffattorio, rilevando che il termine CHAMPION ha una evidenza diversa rispetto all’espressione “Boxing Team” in quanto scritto con una grafica differente.

Da ultimo, il Tribunale ha ritenuto sussistente il rischio di confusione nonostante la maglietta oggetto di contestazione fosse marcata “Benetton” e venduta in negozi monomarca: a dire del Tribunale, infatti, il pubblico ben potrebbe essere tratto in inganno, ritendo ad esempio sussistente un rapporto contrattuale tra Benetton e Champion (c.d. rischio di associazione). Inoltre, il consumatore avrebbe potuto aver scelto di acquistare consapevolmente la maglia Benetton proprio perché riproducente il marchio CHAMPION e il pubblico successivamente avrebbe potuto percepirla come prodotto proveniente da Champion (c.d. post sale confusion).
Il Tribunale di Torino ha dunque provveduto, inter alia, a inibire a Benetton la fabbricazione, importazione, esportazione, commercializzazione e pubblicizzazione della maglietta recante la dicitura CHAMPION, ordinandone il ritiro dal commercio e la distruzione.

Con riferimento alla richiesta risarcitoria, Champion ha chiesto la liquidazione del lucro cessante secondo i criteri di cui all’art. 125 c.p.i. e la retroversione degli utili nella misura in cui eccedono la liquidazione del lucro cessante. Al fine di quantificare il danno, l’organo giudicante ha scelto il seguente criterio: lo stesso è partito dal numero di magliette Benetton importate dalla Cambogia e vendute al distributore italiano (ossia 71.405) e ha ipotizzato che, in mancanza di contraffazione, Champion ne avrebbe vendute almeno la metà e quindi circa 35.000 pezzi; moltiplicando tale cifra per il prezzo praticato da Benetton è stato calcolato il fatturato e così l’utile realizzato. Non solo. Accanto a questa prima voce di danno costituita dall’utile realizzato, il Tribunale ha liquidato altresì un importo pari al 10% dell’utile stesso, quale danno derivante a Champion dalla diluzione della forza attrattiva del segno, quantificando quindi il danno in complessivi euro 263.800,00.

Ad oggi risulta pendente il giudizio d’appello, sul cui esito Vi terremo senz’altro aggiornati; per ora CHAMPION si è rivelato un marchio assolutamente vincente!

© BUGNION S.p.A. – Gennaio 2015