Quale bimbo può dire di non aver mai giocato, almeno una volta, con le macchinine che cambiano colore sotto il getto d’acqua del rubinetto, a seconda della temperatura: un colore con il caldo, un altro con il freddo. Era un po’ come avere una macchinina sempre nuova, che spesso durava più di tutti gli altri giochi proprio perché non ci stancava mai.
Lo stesso, ovviamente, non si poteva dire per le mamme o i papà, che dovevano correrci dietro per tutta casa asciugando ogni scia d’acqua che la macchinina si lasciava alle spalle, mentre sfrecciava sul pavimento ancora bagnata.

Ebbene, la casa automobilistica giapponese Toyota sembra essere fermamente intenzionata a ripercorrere questo viale dei ricordi, trasformando un (vecchio?) gioco in una innovativa realtà.

Come funziona il brevetto Toyota

È di poche settimane fa, infatti, la notizia del deposito presso lo USPTO (United States Patent and Trademark Office) di un nuovo Brevetto Toyota per una vernice in grado di cambiare colore ogni volta che si vuole e in pochissimo tempo.
La tecnologia Toyota infatti utilizza degli speciali pigmenti che sono in grado di cambiare colore se sottoposti a specifiche temperature e fonti di luce.

Stando alle prime indiscrezioni, la casa giapponese potrebbe produrre tutte le sue prossime auto di un solo colore, per esempio in bianco o un’altra tonalità “neutra”, lasciando poi ai singoli clienti la possibilità di personalizzarla a piacere con la sfumatura che preferiscono.
Per cambiare colore, sarà sufficiente effettuare un rapido pit-stop nella propria officina di fiducia (purché dotata della tecnologia necessaria). Il metodo prevede l’utilizzo di un modulatore di colore configurato per irradiare per un determinato tempo la vernice speciale dell’auto con una luce a una specifica frequenza. L’intero processo servirebbe a “mescolare” le molecole della vernice in modo che riflettano una specifica lunghezza d’onda della luce, creando ogni volta colori diversi.
La luce, e il calore che ne deriva, diventano quindi gli ingredienti segreti della ricetta Toyota per questa vernice “personalizzabile”, tanto che il processo prevede l’impiego di specifici sensori di temperatura sull’auto per garantire il raggiungimento dei parametri corretti per ottenere un determinato colore.

I precedenti

Un progetto che Toyota ha sviluppato per andare incontro alle esigenze di customizzazione dei suoi clienti, che fino ad ora avevano a disposizione solo due modalità per cambiare colore alla propria auto. Il primo, ovviamente, è quello di eliminare prima la vernice presente per poi passare il nuovo colore. Un metodo estremamente lungo, oltre che costoso.
Il secondo prevede l’applicazione di una pellicola colorata (chiamata “wrap”) applicata direttamente sulla carrozzeria: anche questa metodologia, tuttavia, presenta costi elevati e inoltre ha lo svantaggio di una durata ridotta. Basterebbe infatti una forte grandinata, o anche un semplice graffio, per rovinare la personalizzazione in un attimo.
Da qui l’innovazione targata Toyota, che risponde anche alle recenti invenzioni targate BMW, Tesla e Mercedes, che sembrano tutte correre nella medesima direzione.
Il gruppo automotive tedesco della BMW, in particolare, aveva già presentato al CES (Consumer Electronics Show) 2022 una vernice in grado di cambiare colore sfumando, nello specifico, dal bianco al nero. L’anno dopo, nel 2023, è stata invece la volta del lancio di BMW i Vision Dee, un’auto in grado non soltanto di cambiare colore ma anche di proiettare il guidatore in una vera e propria esperienza sensoriale che include anche un viaggio nella realtà aumentata e in quella virtuale. Insomma, la tecnologia che ci permetterà di cambiare il colore a seconda del momento, dell’occasione o perfino dell’umore è ormai alle porte. Ovviamente il passaggio dal brevettoalla disponibilità sul mercato rappresenta un processo lungo e insidioso, che può impiegare anche anni per essere concretizzato, ma la direzione intrapresa sembra ormai chiara e definita: il futuro delle quattro ruote passa, anche, dalle auto camaleonte