E’ con il cuore gonfio che comunichiamo che il nostro amato Sergio Di Curzio si è spento ieri.
Forse solo qualcuno fra i più giovani si ricorderà di averlo incontrato alle Convention o alle cene e pranzi di Natale e ricorderà la sua cordialità, la sua simpatia e la spontaneità con cui entrava in sintonia con tutti.
Quelli di noi che l’hanno conosciuto meglio sanno invece quanto sia stato importante per la nostra società e quanto abbia contribuito alla crescita di tanti di noi.
Dal giorno in cui, giovane ingegnere, entrava in Bugnion ad aprire e “dirigere” il nascente ufficio di Roma armato solo, come amava ricordare, di qualche risma di carta intestata, di una scatola di graffette ricevuta di Ginevra e di una vaghissima idea di cosa mai fosse un brevetto non si è mai spaventato delle sfide o arreso alla difficoltà e ha veramente svolto quel ruolo di “padre fondatore” che, con un po’ di ironia, ma con tanta riconoscenza, gli abbiamo sempre tutti riconosciuto.
È stato presente e ha condiviso tutte le scelte cruciali della nostra storia societaria, è stato per molti anni nel nostro Consiglio di Amministrazione e nel Consiglio dell’Ordine, sempre apprezzato da tutti.
E poi è andato in pensione negli anni difficili successivi alla crisi economica del 2008.
Gli dobbiamo tutti molto e sarà difficile non cercarlo con lo sguardo alla prossima Convention.
Renata Righetti e tutti i Bugnionisti