La Legge di Bilancio 2022 introduce il NUOVO regime di PATENT BOX che cambia significativamente la disciplina precedente, modificandone le finalità, la struttura e il funzionamento.

COS’E’ E COME FUNZIONA

Il Patent Box è un regime opzionale di tassazione agevolata (defiscalizzazione di utili), valida ai fini IRES e IRAP e cumulabile con il Credito di imposta in R&S, esercitabile con riguardo al periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del Decreto (22 ottobre 2021) e ai successivi periodi d’imposta.

L’opzione ha durata per cinque periodi d’imposta (da quando viene esercitata l’opzione), è irrevocabile e rinnovabile (es. 5 anni + 5 anni, ecc.) e consente ai soggetti titolari di reddito d’impresa, qualificati come “investitori*”, di maggiorare in misura pari al 110% le spese sostenute (ai soli fini fiscali per un beneficio reale di circa il 30%) nello svolgimento (in house o in outsourcing: es. contratti di ricerca) delle seguenti attività rilevanti:

A. ricerca industriale e sviluppo sperimentale

B. innovazione tecnologica

C. design e ideazione estetica

(come definite dal Decreto del MISE del 26/05/2020)

D. tutela legale dei diritti sui beni immateriali (quest’ultima attività solo se insieme a una delle precedenti).

Le attività rilevanti dovranno essere relative ai seguenti beni immateriali, per i quali il soggetto richiedente è titolare del diritto allo sfruttamento della relativa privativa industriale (titoli concessi), utilizzati, direttamente o indirettamente (anche in licenza), nello svolgimento dell’attività di impresa:

a) software protetto da copyright;

b) brevetti industriali – ivi inclusi i brevetti per invenzione, le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione – i brevetti per modello d’utilità, nonché i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori;

c) disegni e modelli giuridicamente tutelati;

d) due o più beni immateriali (es. brevetto 1 + brevetto 2; brevetto 1 + Disegno 1 + Disegno 2) tra quelli indicati nelle precedenti lettere da a) a c), collegati tra loro da un vincolo di complementarità, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.

*Investitore: il soggetto titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali agevolabili, il quale realizza gli investimenti in attività rilevanti nell’ambito della sua attività d’impresa, sostiene i relativi costi, assumendo i rischi e avvalendosi degli eventuali risultati.

SPESE AMMISSIBILI

  1. spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività rilevanti.
  2. quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali (es. licenze software) utilizzati nello svolgimento delle attività rilevanti;
  3. spese per servizi di consulenza (es. FtO, Ricerche, ecc.) e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività rilevanti;
  4. spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività rilevanti;

Meccanismo Premiale di RECAPTURE

Nel periodo di imposta in cui uno dei beni immateriali ottiene un titolo di privativa industriale, la maggiorazione del 110% può essere applicata alle spese sostenute per lo svolgimento delle attività rilevanti che hanno contribuito alla creazione del bene, purché dette spese non siano state sostenute dall’investitore oltre l’ottavo periodo di imposta precedente a quello in cui viene ottenuto il titolo di privativa.

Fonti: Disposizioni attuative. Provvedimento Agenzia delle Entrate

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