Autore: Davide Anselmi

Articolo pubblicato in Bugnion News n.53 (Ottobre 2021)

Forte del successo delle ormai famose scarpe gialle e blu, alcuni mesi fa Lidl è stata condannata in primo grado per violazione di uno dei brevetti della Vorwerk produttrice del celebre Bimby®. Ciononostante, il robot low cost di Lidl, chiamato Monsieur Cuisine®, di recente è tornato in vendita in Italia, come mai?

Certamente in molti vi sarete chiesti come sia possibile che Lidl commercializzi tale prodotto così simile all’articolo originario. Spesso si è sentito parlare di brevetti scaduti, licenze, linea economy del produttore, … cerchiamo di chiarire meglio la situazione di seguito.

Da una parte abbiamo uno dei più grandi colossi tedeschi noto per la formula del “discount” che vanta più di 10.000 supermercati nel mondo; dall’altra una storica e grande azienda tedesca conosciuta per l’aspirapolvere Folletto® ed il robot da cucina Bimby®.

Come noto, ormai da qualche anno Lidl commercializza un prodotto a marchio Silvercrest® molto simile al Bimby® denominato Monsieur Cuisine®. Le similitudini riguardano principalmente il contenitore dei cibi realizzato in acciaio, la sagoma delle lame e le molteplici funzionalità di programmazione che consentono di mescolare, cuocere e pesare i cibi anche in contemporanea.

Una “piccola” (se così si può definire) differenza tra i due robot da cucina riguarda il prezzo che nel caso del Bimby® parte da circa 1.100 €, mentre per il Monsieur Cuisine® è di soli 349 €!

Ma come è possibile una tale discrepanza di importo a parità di tecnologia?

Non c’è un’unica risposta a tale quesito, ma probabilmente uno degli aspetti da considerare è che costa certamente di più innovare da zero che copiare soluzioni note. Tali soluzioni possono essere oggetto di brevetti scaduti (e quindi liberamente riproducibili) oppure oggetto di brevetti ancora in vita e quindi potenzialmente azionabili dai titolari dei diritti.

Quest’ultimo caso riflette ciò che è accaduto proprio a Lidl che si è vista azionare contro uno dei brevetti “capostipite” della tecnologia del Bimby® presso il tribunale di Barcellona in Spagna. Sembra infatti che in Spagna vi sia un forte interesse commerciale per i discount e che la presenza di Lidl sul territorio sia molto forte così come quella di molti altri competitor del settore.

In questo caso, l’accusa è di aver violato il brevetto Europeo EP 1 269 898 di Vorwerk convalidato, tra i vari Paesi, anche in Spagna. Tale brevetto tutela la combinazione dei seguenti aspetti tecnici:

– il circuito elettrico relativo alla movimentazione delle lame che viene alimentato o meno in funzione della chiusura/apertura del coperchio sul contenitore, rilevata da un apposito rilevatore elettrico (switch); e

– il circuito elettrico relativo al dispositivo di pesatura che viene invece alimentato indipendentemente rispetto a quanto rilevato dallo stesso switch.

Il tribunale spagnolo ha concluso, in prima istanza, che vi è contraffazione della privativa e che quindi Lidl dovrà interrompere la commercializzazione e ritirare dal mercato spagnolo tutte le copie del prodotto in proprio possesso, oltre a risarcire controparte di un 10% delle vendite già effettuate.

A fronte di ciò, Lidl ha fatto sapere che prenderà atto della decisione del Tribunale e che valuterà come proseguire ritenendo, dal canto suo, che non vi sia interferenza con il brevetto summenzionato. Ciò lascia pensare ad una riapertura del contenzioso in appello, ma questo è tutto da vedere.

Ciò che importa è che tale sentenza ha certamente effetto in Spagna ma non è efficace per l’Italia nonostante il brevetto in questione sia convalidato anche nel nostro Paese. Per il territorio italiano sarà infatti necessario che Vorwerk intraprenda un’azione parallela, ed ottenga un esito favorevole, presso uno dei nostri tribunali.

Pertanto, le vendite del robot low cost in Italia possono proseguire per il momento, tenendo sempre presente che in futuro Vorwerk potrà chiedere un risarcimento anche su queste distribuzioni recenti del prodotto qualora venisse emanata una simile sentenza anche per il belpaese.

Va notato che la necessità di instaurare queste azioni legali parallele nei diversi Paesi Europei verrà compensata in futuro dall’avvio del sistema del Tribunale Unificato dei Brevetti, che potrebbe partire già dall’anno prossimo, tramite cui non sarà più necessario avviare procedimenti in ogni singolo Paese, ma ne basterà uno unico almeno per gli Stati contraenti.

Per il momento vi auguriamo una buona cucina “robotizzata”!

© BUGNION S.p.A. – Ottobre 2021

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